Parco Agrisolare 2023: come funziona il nuovo bando?

28.07.2023
Parco Agrisolare 2023: contributi a fondo perduto maggiorati e duplicato il tetto di spesa. In attesa del decreto, previsto a giorni, ripercorriamo insieme l’evoluzione della misura, dal suo ingresso nel nostro paese fino agli ultimi cambiamenti sul meccanismo di assegnazione degli incentivi per aziende agricole (e non solo). Ecco come funzionerà il nuovo bando.

Numerose le iniziative portate avanti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in favore delle aziende. In questo caso, sono il settore agricolo e quello agroalimentare a beneficiare di incentivi fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici. Ancora una volta, ad essere al centro dell’attenzione, è l’energia rinnovabile.

Gli incentivi, erogati attraverso la nuova versione del bando “Parco Agrisolare 2023”, fanno parte di un sistema di aiuti finalizzati ad aiutare le imprese a rendersi energeticamente autosufficienti.

L’obiettivo della misura è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale.



Quali sono i numeri da raggiungere?

375.000 (kW) di capacità di generazione di energia solare installata;
installazione di pannelli solari fotovoltaici per una superficie complessiva senza consumo di suolo pari a 4,3 milioni di metri quadri
una potenza fotovoltaica installata di circa 0,43 GW.
Nel mese di aprile, il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha comunicato, tra le novità, un corposo e inaspettato potenziamento del bando. La scorsa settimana la Commissione Europea ha approvato il decreto, ora in uscita in Gazzetta Ufficiale. Come mai, rispetto alla prima versione, questa seconda opportunità è stata resa decisamente più appetibile?



Il primo bando prevedeva un regime di aiuti di 1,5 miliardi di euro. Di questi, solo 500 milioni di euro sono stati assegnati, in base al numero di domande ricevute. Ecco, perché, adesso, il bando è stato migliorato e l’asticella degli obiettivi è nettamente più ambiziosa: le risorse non possono restare inutilizzate.
Ora, con il via libera da parte della Commissione Europea, attende solo di essere resa operativa. Ricordiamo, pertanto, gli aspetti principali caratteristici della misura e approfondiamo i miglioramenti introdotti.